Tetti di spesa della Sanità 2010: assolti Chiodi e Venturoni con formula piena. Dopo 15 anni di processo per il Tribunale di Pescara “il fatto non sussiste”

E’ stato un procedimento giudiziario durato 15 anni sul ridimensionamento dei tetti di spesa relativi al 2010 e che si è concluso con l'assoluzione piena dell'ex presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e dell'ex assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni.

Secondo l'accusa, Chiodi, in qualità di commissario ad acta per il Piano di rientro della Sanità, con l’avallo dell’allora assessore Venturoni, avrebbe esercitato pressioni sulle cliniche private per far firmare contratti di prestazione di assistenza ospedaliera. A fronte dei tagli, alle cliniche sarebbe stato promesso un recupero attraverso incentivi legati alle cure di pazienti non abruzzesi. Ma, secondo le cliniche Pierangeli e Spatocco, parte civile nel processo, la promessa del recupero non sarebbe stata mantenuta. 

Per il Tribunale di Pescara "il fatto non sussiste".

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale di opposizione Sandro Mariani che in una nota esprime soddisfazione per la piena assoluzione dopo una lunga e annosa vicenda giudiziaria. “A prescindere dalle diverse idee che hanno animato il nostro percorso politico - scrive Mariani -  non possiamo tacere il fatto che  Chiodi e Venturoni hanno lavorato in un contesto assai difficile legato alla gestione della Sanità abruzzese che entrava in una fase di Commissariamento, portando avanti un lavoro onesto e serio come acclarato oggi dal percorso giudiziario giunto a compimento, che noi abbiamo raccolto nel 2014 portandolo, non senza fatica, a termine nel 2016 con l’uscita della Regione Abruzzo dal Commissariamento della sua sanità. Non posso quindi che esprimere vicinanza a entrambi ed ai loro cari che soffrono e non poco quando una persona vicina viene posta al vaglio dell’azione giudiziaria e purtroppo anche a ciò che ne consegue in termini di esposizione mediatica e non solo”.