Caso crediti di imposta: assolto Franco Iachini e restituite tutte le somme sequestrate. All’imprenditore teramano inflitta una condanna di 10 mesi per un aspetto formale con pena sospesa e non menzione

È giunta a sentenza la causa sull’indebita compensazione dei crediti di imposta che aveva coinvolto l’imprenditore teramano Franco Iachini. La decisione assunta dal Tribunale di Teramo è stata riassunta in una nota dallo stesso Iachini che informa sul seguente esito:  

Lassoluzione piena, con formula perché il fatto non sussiste”, in relazione all’imputazione sull’indebita compensazione dei crediti d’imposta, il reato più grave tra quelli contestati. L’assoluzione elimina definitivamente ogni profilo di responsabilità rispetto alla contestazione più grave, riconoscendo l’estraneità dell’ing. Iachini ai fatti ipotizzati.

La restituzione integrale delle somme ancora sottoposte a sequestro in favore dello stesso Iachini, decisione che conferma implicitamente l’assenza di un profitto illecito e la buona fede dell’imprenditore.

A fronte della richiesta del pm di condanna a due anni, per un aspetto secondario e meramente formale, il giudice ha deciso per una condanna simbolica a 10 mesi, pena sospesa e con beneficio della non menzione.

Una sentenza che definisce un quadro giurisprudenziale e normativo che rafforza la prospettiva di un esito favorevole in appello. In particolare, alla luce del fatto che la Cassazione ha stabilito principi che riconoscono la rilevanza dell’effettività delle prestazioni, la necessità di valutare i pagamenti effettuati e l’obbligo di considerare il saldo del debito tributario ai fini della particolare tenuità del fatto.

L’ing. Iachini, inoltre, aveva già aderito alla definizione agevolata delle liti pendenti, versando integralmente quanto richiesto dall’Amministrazione finanziaria, scelta che testimonia lo spirito di collaborazione e trasparenza. Le Commissioni Tributarie, infine, in doppio grado, avevano già escluso la fondatezza degli accertamenti fiscali alla base del procedimento penale”.

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